o olio di lavanda, olio di spigo, essenza di spigo. Olio essenziale ricavato per distillazione dai fiori di lavanda (Lavandula spica) che si presenta di colore più o meno giallastro con odore acuto. Veniva anticamente preparata dai fiori raccolti all'inizio dell'estate per distillazione a fuoco diretto o per spremitura a freddo dei semi tramite appositi torchi. Essenzialmente costituita di linalolo trova impiego in medicina (come antisettico, antispasmodico e diuretico) e, soprattutto, nell’industria dei profumi. Nelle tecniche pittoriche, al pari dell'essenza di petrolio e dell'essenza di trementina con le quali condivide varie proprietà, ha trovato e trova impiego sia come diluente sia nella preparazione di vernici da ritocco. Nel restauro è stata impiegata come 'rigenerante' di vernici. Con lo stesso termine si indica anche l'olio essenziale ricavato dalla lavanda vera (Lavandula vera o Lavandula officinalis), caratterizzato da una maggior trasparenza rispetto a quello di spigo. |
note: Gheroldi Vincenzo, Ricette e ricettari. Tre fonti per la storia delle tecniche delle arti alla Biblioteca Queriniana di Brescia (sec. XVI-XVII), Brescia, Comune di Brescia 1995. |