Tecnica di foderatura documentata già nel XVII secolo. Si caratterizza per l'uso di una colla pasta che, nella tradizione fiorentina, è composta da farina di frumento, farina di segale, farina di semi di lino, acqua, trementina veneta, fungicida e colla forte. La tecnica impiega quindi materiali che possiedono una buona compatibilità con quelli originali, facilmente asportabili e dal discreto potere adesivo. Tuttavia, oltre ad agire negativamente su materiali sensibili all'umidità, la colla pasta perde con il tempo il suo potere adesivo e tende a vetrificare e quindi a irrigidire. Una particolare attenzione nei confronti delle condizioni ambientali in cui conservare un dipinto trattato con una foderatura a colla pasta risulta quindi fondamentale, anche per prevenire eventuali attacchi di microrganismi. |