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Lemma
gomma lacca
o gommalacca. Sostanza resinosa di origine animale prodotta dalle femmine fecondate di alcuni Coccidi (in particolare dal Laccifer lacca) che si fissano in colonie sui rami di alcune piante diffuse in India (Ficus religiosa, Acacia arabica Wild, ecc.). Commercializzata in Europa dalla fine del XVI secolo si presenta in forma di massa bruno-rossastra che viene progressivamente purificata e quindi venduta sotto forma di scaglie sottili di colore giallo bruno (ma varie fonti parlano anche di una commercializzazione in bastoncini, grani e pani). Ha trovato ampio impiego per vernici ad alcol utilizzate in ebanisteria e in liuteria mentre ha avuto un utilizzo limitato come vernice in pittura per la sensibilità all’umidità e per la facile tendenza a scurire (è stata tuttavia usata, seppure raramente, per velature). Nel restauro è impiegata essenzialmente come consolidante per pitture murali, come ingrediente per adesivi e, inoltre, come debole legante (diluita in alcol). Il suo utilizzo presenta comunque evidenti limiti dato che la gomma lacca tende col tempo a divenire irreversibile, con conseguenti notevoli problemi di rimozione. Impropriamente viene talvolta indicata con il termine gomma lacca anche la lacca orientale (vedi).
 
note: Gheroldi Vincenzo, Ricette e ricettari. Tre fonti per la storia delle tecniche delle arti alla Biblioteca Queriniana di Brescia (sec. XVI-XVII), Brescia, Comune di Brescia 1995.
 
inglese
shellac
francese
gomme laque