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Lemma
lacca del Giappone
Vedi lacca orientale. In particolare nella tradizione giapponese un manufatto in lacca è costituito da un supporto, generalmente di legno, consolidato in corrispondenza delle giunture di pasta di urushi (questo il termine locale ad indicare la linfa della Rhus vernicifera) e coperto di tessuto o carta sempre intrisi di urushi. Su questa preparazione si stendono vari strati di urushi addizionata con pigmenti e secondo tecniche variate in funzione dell’effetto finale che si desidera ottenere. Fondamentale è che comunque ogni strato venga fatto perfettamente asciugare prima di procedere alla stesura successiva, operando in ambiente molto umido e privo di polveri, e sempre levigando accuratamente la superficie ottenuta. Si tenga presente che una semplice ma buona lacca nera può essere ottenuta con circa dieci-quindici strati, mentre una lacca destinata ad essere incisa deve acquistare uno spessore che può richiedere fino a cento stesure successive. Oggetti in lacca vennero importati in Europa già nel XVI secolo, destando meraviglia e interesse, e quindi una serie di sperimentazioni tese ad un apprendimento della tecnica che, in realtà, si scontrò con la difficoltà di impiantare in Europa la Rhus vernicifera. Ciò che si riuscì a produrre in Europa fu quindi un riflesso della laccatura orientale, e con tecniche oltremodo variate da regione a regione.
 
note:
 
inglese
Japanese lacquer
francese
laque du Japon