Utensile di antica origine, già documentato nel neolitico e evolutosi in varie forme fino al XVI secolo, impiegato tramite sfregamento per levigare metallo, legno, osso, corno, ecc., nonché per operazioni di finitura quali rimuovere bave e irregolarità localizzate, affilare e allicciare. E' caratterizzata da una lama d'acciaio di varia forma, una parte della quale è solcata da denti e l'altra, liscia e appuntita (codolo) entra nel manico. I vari tipi si distinguono in relazione al disegno della lama (lima piatta, lima tonda, lima a coltello, ecc.), al disegno del taglio ovvero al modo in cui i denti sono sistemati sulla lama (lima a taglio semplice, lima a taglio doppio) e alla sua finezza, ovvero al numero di denti presenti sulla superficie (lima grossa, lima bastarda, lima dolce, ecc.), in tutti i casi in ragione di specifiche esigenze di lavorazione del pezzo. Si tenga presente che, per quanto una macchina per fabbricare lime appaia già nei disegni di Leonardo da Vinci, sembra non sia possibile far risalire a prima del XIX secolo una lavorazione seriale di questi utensili, seppure annunciata da alcune macchine messe a punto intorno al 1750. Così Filippo Baldinucci (1681): "Lima, Raspa, Scuffina. Quella lima con la quale gli scultori di marmo e legno puliscono le loro figure; sene fanno di più sorte, cioè a coltello, mezze tonde, e a foggia del dito grosso della mano; e di più grandezze...". Vedi anche raspa, scuffina.