La Stazione marittima per passeggeri di Ponte dei Mille a Genova. Studi sui materiali, analisi dei fenomeni di degrado, logiche di intervento
Cristina Bartolini, Luisa De Marco, Giulio Predieri, Sergio Sfrecola
 

Abstract

I prospetti nord e ovest della Stazione Marittima di ponte dei Mille, costruita tra il 1924 e il 1930, sono stati sottoposti nei mesi appena trascorsi ad un generale intervento di manutenzione e di consolidamento in vista del vertice G8 che si terrà, a Genova, nel luglio del 2001.
L'intervento sulla Stazione Marittima ha offerto l'occasione per un esame dei materiali e delle tecniche esecutive impiegate per la realizzazione delle facciate, eseguite in pietra artificiale su disegni dell'architetto Alberto Terenzio e del prof. Chini che curarono anche la maggior parte delle decorazioni degli ambienti principali, che conservano decorazioni in pietra artificiale e in stucco. Tale studio ha potuto avvalersi, tra l'altro, di un ricco ed inedito apparato documentario conservato presso l'Archivio Storico del Consorzio Autonomo del porto di Genova.
L'esame delle materie prime, degli impasti e delle tecniche di lavorazione e di posa in opera degli elementi decorativi di "pietra artificiale" scelti per la realizzazione della stazione, permette non solo di approfondire la conoscenza di un edificio significativo anche per il notevole sviluppo superficiale dei suoi prospetti, ma offre l'occasione di arricchire il quadro di riferimento sui cementi artificiali moderni, oggi al centro di un dibattito che interessa, in generale, i materiali e le tecniche di restauro dell'architettura moderna.
 

Key-words: Genova, cementi artistici, pietra artificiale, degradazione

L'occasione che ha reso possibile questo contributo è stata la proposta, avanzata dall'Autorità Portuale di Genova, di eseguire, nell'ambito delle opere in vista del Vertice G8, un intervento di manutenzione e di consolidamento dei prospetti della Stazione Marittima di Ponte dei Mille. L'ipotesi di un intervento su questo edificio monumentale, significativo per dimensioni, per posizione e per tecniche esecutive ha suscitato l'interessamento da parte della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici della Liguria.
I parziali esiti della ricerca che si presentano in questo scritto non sono, però, il frutto di studi nati nell'ambito di un'attività conoscitiva preliminare dell'edificio che sarebbe auspicabile precedesse ogni intervento sull'architettura costruita. Essi costituiscono invece una prima e provvisoria sintesi di alcune episodiche investigazioni condotte dalle autrici presso l'Archivio Storico del Consorzio Autonomo del Porto di Genova che conserva un ricchissimo fondo riguardante la costruzione della Stazione Marittima dove sono ordinati i documenti di progetto, di cantiere e contabili. L'incarico istituzionale di affiancare l'arch. Gianni Bozzo, funzionario della Soprintendenza preposto alla tutela del manufatto ha offerto l'occasione per approfondire le conoscenze sulle vicende costruttive della fabbrica da cui, nonostante la frammentarietà dei dati raccolti e la provvisorietà dei risultati ottenuti, scaturiscono spunti per nuovi percorsi di ricerca e per più approfondite riflessione.
Alle note sulla costruzione si aggiunge una sintetica relazione sulle analisi condotte dal laboratorio L.A.R.A. sugli impasti costituenti gli elementi in pietra artificiale che decorano i prospetti dell'edificio. Tali indagini sono state purtroppo eseguite, su sollecitazione dell'Ufficio di tutela, solo a lavori avviati. Esse quindi, anche a causa dei tempi assai ristretti imposti al cantiere dalla ferrea "tabella di marcia" definita per gli interventi ricadenti nell'evento G8, hanno contribuito solo marginalmente alle scelte effettuate in sede progettuale e alla conduzione dei lavori, pur fornendo interessanti elementi di conoscenza sui materiali componenti il calcestruzzo e sui fenomeni di degradazione in atto. Di conseguenza i lavori sono stati eseguiti secondo le ipotesi progettuali approvate, parzialmente anche in variante rispetto al progetto esecutivo, rispettando i tempi stabiliti dal cronogramma delle opere.
Resta da segnalare lo sforzo di integrare le informazioni provenienti dall'indagine sui documenti e i dati scientifici derivanti dalle analisi di laboratorio capaci di esprimere, a diverso titolo e pur con i limiti di validità impliciti nei propri ambiti di applicazione, informazioni sulla fabbrica oggetto di studio e di intervento.
Si è ritenuto comunque utile rendere conto delle vicende più recenti, pur nella consapevolezza delle lacune dei percorsi di studio e delle difficoltà operative, che hanno costituito comunque un'occasione per approfondire la conoscenza di un edificio che costituisce a Genova un episodio significativo, seppur relativamente tardo, dell'uso della pietra artificiale.
(L.D.M.).
 

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