"Stucchi"
neogotici col Portland bianco. L'oratorio Pesenti in Montecchio (Alzano
Lombardo)
Roberto Bugini
Centro Gino Bozza, C.N.R., Politecnico
di Milano
Le indagini scientifiche
Le indagini scientifiche sono state
indirizzate alla caratterizzazione degli impasti impiegati nei manufatti
in cemento Portland.
A tale scopo sono stati esaminati,
mediante microscopia ottica in luce polarizzata su sezione sottile, tre
campioni dell'Oratorio Pesenti di Montecchio e due campioni della Villa
di Carlo Pesenti e della Officina Pesenti.
I campioni si riferiscono agli ornamenti
a sbalzo (a), alle lastre del basamento (b) e alle campiture a finto bugnato
(c) dell'Oratorio; alla balaustra della loggia verso il parco della Villa
(d) ed alla balaustra della loggia del corpo occidentale dell'Officina
(f).
I campioni dell'Oratorio sono anteriori
al 1904, quello della Villa risale al 1897, quello dell'Officina è
anteriore al 1898.
I risultati analitici mettono in
risalto soprattutto le differenze nella composizione dell'aggregato: si
rilevano infatti due preparazioni diverse.
La prima riguarda gli ornamenti
(a) ed il basamento (b) e comporta un legante molto ricco di cavità:
queste, caratteristiche del Cemento Portland, hanno una forma circolare
(in sezione) con dimensioni medie di 0,4 -0,5 mm (intervallo da 0,01 a
3 mm). Sono presenti anche sottili fessure che attraversano anche i clasti
dell'aggregato, a dimostrazione dell'ottima adesione tra i due componenti
dell'impasto. L'aggregato proviene da comminuzione artificiale di rocce
naturali con dimensioni eterogenee dei clasti (0,4 - 1,5 mm), è
costituito da dolomie e calcite in cristalli singoli con bordi netti di
sfaldatura.
La dolomia è classificabile
come "Marmo di Zandobbio", una pietra molto utilizzata nell'architettura
bergamasca e caratterizzata da cristalli regolari di piccole dimensioni
(0,1 - 0,2 mm). I cristalli di calcite hanno dimensioni difficilmente compatibili
con quelle di un marmo, si pensa quindi alla macinazione delle venature
di calcite presenti in numerose rocce calcaree locali.
La seconda preparazione riguarda
le campiture (c) e comporta un legante con colore di fondo più scuro
rispetto al precedente, con cavità meno diffuse e fessure che non
interessano i clasti. L'aggregato è costituito da sabbia fluviale
contenente cristalli di quarzo, frammenti di rocce magmatiche e frammenti
di rocce calcaree, con dimensioni eterogenee (0,2 - 2 mm).
Gli altri campioni presentano caratteristiche
completamente diverse rispetto a quelli dell'Oratorio. Nella Villa (campione
d) il legante cementizio presenta scarse cavità, ed ha un aggregato
costituito da clasti calcarei di granulometria grossolana.
Nell'Officina (campione f) il legante
cementizio presenta scarse cavità, quasi sempre perfettamente circolari
con dimensioni medie di 0,4 mm (massimo 1 mm) ed un reticolo di fessure
che collegano i clasti e che li attraversano. L'aggregato è di natura
sabbiosa, molto eterogeneo nelle dimensioni (0,4 - 5 mm). E' costituito
da frammenti di calcari microcristallini, dolomie, rocce metamorfiche con
quarzo policristallino, frammenti di selce, frammenti di arenaria. La provenienza
delle sabbie è locale, la varietà composizionale è
dovuta alla presenza di materiali morenici e fluvioglaciali in tutta la
zona di Alzano Lombardo.
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