o scarpello (arcaico e disusato). Utensile multiuso per la lavorazione della pietra e del legno di antichissima origine, definitosi nella forma odierna già intorno al XVI secolo. E' costituito da un lama che, nello scalpello comune, è a sezione rettangolare e lunga circa 10 cm, terminante da un lato con un tagliente nel senso della larghezza e dall'altro con un codolo provvisto alla base di un ingrossamento (colletto), in modo che il manico vi possa poggiare e quindi trasmettere più facilmente alla lama i colpi battuti sul manico dal mazzuolo. Al gruppo degli scalpelli impiegati nella lavorazione del legno sono riconducibili alcuni utensili specializzati quali la sgorbia e il bedano. Per gli scalpelli utilizzati nella lavorazione della pietra vedi scalpello da muratore. |