Nome comune dei coleotteri anobidi, famiglia di insetti di piccole dimensioni e con antenne di varia forma, di cui il rappresentante più noto e diffuso è il tarlo dei mobili (Anobium punctatum). Già allo stato di larva si nutrono di sostanze contenute nel legno (vedi insetto xilofago): le gallerie scavate dagli insetti per raggiungere tali alimenti sono di circa 1 mm di diametro e provocano danni gravissimi sia dal punto di vista strutturale sia da quello estetico, interessando ogni genere di manufatto realizzato in legno, dai mobili alle strutture portanti. Per quanto riguarda le tavole utilizzate come supporto alla pittura è da rilevare come i tarli agiscano sia su legno di conifere sia su legno di latifoglie: tutti i supporti lignei utilizzati in pittura possono quindi rilevare la loro presenza. Gli attacchi si localizzano solitamente verso l'esterno dell'asse (che corrisponde all'alburno, cioè agli strati esterni del fusto dell'albero dove il legno è più tenero) e in zone caratterizzate dalla presenza di colle (le stesse giunture e l'imprimitura) di cui ugualmente si alimentano. Così Filippo Baldinucci (1681): "Tarlo. Vermicello che si genera nel legno e lo rode. Il generar tarli si dice intarlare, più proprio di quei legnami che sono tagliati secchi in sul suolo o a cattiva luna". |