Nome di una specie di scoiattolo (Sciurus vulgaris exalbidus) del quale si è utilizzato a lungo la pelliccia (e in particolare la coda) per ottenere pennelli particolarmente morbidi e ricercati, come testimoniano Cennino Cennini (fine sec. XIV), Giovan Battista Armenini (1587), e Filippo Baldinucci (1681). In particolare oggi i pennelli di vaio vengono prodotti utilizzando i peli della coda dello scoiattolo canadese o russo (queste ultime vengono selezionate in code blu e code di Kassan, tendenti al grigio). Rispetto agli altri peli utilizzati nella fabbricazione dei pennelli il vaio si caratterizza per la capacità di assorbire molto colore. Vedi pennello, paletta da doratore. Il termine assume anche il significato di colore tendente al nero.