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Lemma
bolo
o terra bolare. Terra argillosa costituita da silicati di alluminio e sesquiossido di ferro, untuosa al tatto, normalmente di colore rosso ma esistente anche nei colori giallo, verde, bruno e bianco, in relazione al suo contenuto di ossidi. Il bolo rosso o bolo armeno ha trovato particolare applicazione nella preparazione del fondo delle superfici da dorare. Vari tipi di bolo sono stati utilizzati anche per la preparazione delle tele da pittura nel corso del XVII e XVIII secolo: la tendenza del bolo a rigonfiarsi al contatto con l’acqua porta, in questo caso, a dover intervenire con prodotti non acquosi qualora si debba procedere a una rintelatura o ad interventi di consolidamento. La qualità bianca, detta comunemente caolino, è stata utilizzata nell’ambito delle tecniche pittoriche come additivo di pigmenti. Vedi bolo rosso, caolino. Così il Dizionario tecnico (I, 1884): "Bolo. Terra che adoprano i doratori [...]. Il bolo, qualunque sia, si purifica col passarlo nell'acqua per nettarlo dai sassolini e dalla rena; quindi si cola da uno staccio di crino e si macina per circa una mezza giornata sopra una pietra serena con rullo della stessa pietra, tanto che prenda la consistenza del burro. Il bolo giallo si dà a tutto il pezzo da dorare e si ripete sulle parti che debbono restare a oro matto o velato; e su quelle ove l'oro dev'essere brunito, si passa una seconda mano col bolo scuro. Il bolo rosso si adopera per la inargentatura, dopo averlo fatto scuro impastandolo colla grafite".
 
note:
 
inglese
bole
francese
bol