Pigmento bianco artificiale, tossico. Si tratta di un carbonato basico di piombo ovvero di bianco di piombo (vedi). Conosciuta dall'antichità veniva fabbricata - come testimonia Vitruvio (27 a. C.) - mettendo delle placche di piombo in sospensione all’interno di barili contenenti aceto di sarmenti. Dopo un lungo periodo, all'interno dei barili chiusi, il metallo si caricava di cerussa che veniva raschiata recuperando così il pigmento bianco utilizzato, peraltro, come fard sia dai greci sia dai romani. Questo procedimento è rimasto sostanzialmente invariato nel tempo, anche se perfezionato dai processi di fabbricazione olandese e austriaco. Il primo prevede che le placche di piombo vengano ossidate per l'emanazione di vapori di concime di cavallo, al termine di una cinquantina di giorni. Il metodo austriaco torna invece a ricorrere a un'ossidazione provocata dai vapori di aceto e di vinaccia. E' un pigmento a forte potere coprente che tende ad annerirsi in presenza di solfuri. E' stata utilizzata dall'antichità fino all'inizio del Novecento, quando ne è stato vietato l’impiego a causa della tossicità. Un tempo le cerusse erano fortemente caricate, contrariamente al bianco di piombo: probabilmente nel XVII secolo con questa denominazione veniva indicato per lo più del bianco di piombo con una carica complementare di tipo argilla o carbonato di calcio. |