o ombra naturale, terra ombra, terra fine di Turchia, terra di Cipro, terra d’ombra di Cipro. Pigmento bruno di origine minerale ottenuto da argille colorate dalla presenza di perossido di ferro idrato e di biossido di manganese, le cui tonalità variano dal bruno aranciato al bruno verdastro. Rispetto alla terra di Siena naturale differisce essenzialmente per la presenza di una maggiore quantità di biossido di manganese e di carbonato di calcio. Pur essendo conosciuta dall'antichità (ne parla Plinio) è stata utilizzata in Europa essenzialmente dal Rinascimento, trovando impiego nelle preparazioni e, in generale, in tutte le tecniche pittoriche. Con l'olio tende a diventare più scura formando, col tempo, film facilmente crettabili. Oltre ad essere ricordata da Francisco Pacheco (1649) è registrata nel vocabolario di Filippo Baldinucci (1681), dove si torna a segnalare i problemi derivanti dalla sua utilizzazione: "[...] è stimato da’ più pratici pittori un colore maligno; ha tanto in sé del disseccante, che nelle mestiche non fa buon lavoro, e nell’olio, per altre sue triste qualità, fa variare i coloriti; onde ha ingannato molti, che l’hanno usato nelle lor tele, anche uomini di gran valore nel colorire". |