Espressione che, nel tempo, ha assunto vari significati. In origine sembra per lo più identificare la variante di una tonalità determinatasi in ragione dei valori di luce ambientali o di atmosfera. Così l'espressione è, ad esempio, spiegata da Francesco Milizia (1797) nel suo Dizionario delle Belle Arti del Disegno dove si precisa: "Il colore proprio di ciascun oggetto è indebolito in ragione della lontananza; a questa diminuzione contribuisce l’aria frapposta. Questo è il vero colore locale". Più recentemente e diffusamente con colore locale si è invece definita la tonalità di un oggetto osservato alla luce del giorno contro un fondo bianco, in modo che questa non appaia influenzata dagli elementi circostanti (ombre e riflessi). |