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Lemma
colla di pesce
o ittiocolla. Colla animale ricavata dalle vesciche natatorie di alcuni pesci (e più in generale dall'ebollizione della pelle e delle interiora) e, la più pregiata, dallo storione: solubile in acqua calda è tenace, elastica e poco colorata. In ebanisteria è ideale per assestare gli strati superficiali dato che, pur non possedendo un potere adesivo tale da renderla utilizzabile per l'incollaggio di elementi strutturali, ha il pregio di non macchiare il legno e di avere un ottimo potere di penetrazione, data la bassa viscosità rispetto alle altre colle animali. In pittura trova impiego nelle preparazioni e, come mordente, nella tempera magra. Cennino Cennini (fine sec. XIV) ne parla come "perfettissima a incollar liuti e altre cose gentili di carta o di legname o d'osso". Nel restauro viene utilizzata, miscelata alla colletta (vedi) e al fiele di bue (vedi), nelle operazioni di fermatura sottovuoto di dipinti su tavola. Nella preparazione delle malte ha trovato impiego come additivo per aumentarne durezza e caratteristiche leganti. Così il Dizionario tecnico (I, 1884): "Colla di pesce o ittiocolla. Sostanza che si ottiene dalla membrana muccosa di parecchi pesci e specialmente di storioni. Bollita nell'acqua, fornisce una soluzione di gelatina incolora che serve a molti usi nelle arti, come nella fabbricazione del drappo d'Inghilterra e alla preparazione delle gelatine vegetali. Usasi anche invece della chiara d'uovo, per chiarire il vino e simili".
 
note: C. Ordoñez, L. Ordoñez, M. Rotaeche, Il mobile, conservazione e restauro, Firenze 1996.
 
inglese
fish glue
francese
colle de poisson