o disegno finito. Disegno che presuppone una serie di fasi precedenti (vedi schizzo, profilo) e che a sua volta si pone per essere tradotto in una diversa tecnica artistica. Secondo Giorgio Vasari (1550) tiene conto dei contorni, della luce, delle profondità (prospettiva) e di una prima valutazione dei colori, presenti come ritocchi ad acquerello. Comunemente l'espressione trova applicazione anche in riferimento al disegno spesso presente al di sotto degli strati pittorici di un dipinto, in alternativa alla locuzione, ugualmente diffusa, di disegno soggiacente. |