La pittura e il procedimento pittorico relativo caratterizzato dall'uso di colori mescolati alla cera, trattati dopo l'applicazione con una fonte di calore (un braciere che si identifica con l'antico cauterium, vedi) e quindi lucidati con panni. L'encausto è stato realizzato nel tempo con procedure e tecniche molto variate e solo in parte oggi individuate, nonostante gli studi e le sperimentazioni condotte in particolar modo nella seconda metà del XVIII sec. parallelamente al crescere dell'interesse per le pitture a encausto scoperte a Ercolano e Pompei. Ampiamente praticata dai tempi dell'antico Egitto (XV sec. a.c.) fino all'età bizantina, la tecnica dell'encausto lascia tracce nell'uso di encausticare (o encaustizzare o causticare, vedi encausticatura) la superficie delle pitture murali nel medioevo e in età rinascimentale. In questo caso il procedimento consiste più semplicemente nel passare con cera (o con miscele di olio di lino cotto e cera) la superficie della pittura, assicurando una prima protezione all'opera e conferendo una particolare tonalità e brillantezza ai colori. Vedi anche Stucco lustro.