Liquido bianco opaco contenente, in sospensione o in soluzione, sostanze proteiche, grassi, idrati di carbonio, sali, ecc. Nelle tecniche artistiche ha trovato ampie e variate utilizzazioni. In pittura è stato impiegato come legante nella tempera ad uovo e, più limitatamente, per conferire maggiore elasticità alle preparazioni dei dipinti su tela. Nell'ambito del confezionamento delle malte ne è documentato l'uso come additivo ad azione plastificante: in particolare è stato impiegato in sostituzione dell'acqua per la preparazione dell'intonachino, in modo da renderlo più compatto e resistente alle intemperie. Risulta poi essere stato il più antico degli elementi costituenti la tinteggiatura a colla (previa bollitura e spannatura per evitare l'alterazione dei colori). Il latte scremato con l'aggiunta di poca acqua e alcol puro è inoltre utilizzabile come fissativo per disegni, pastelli, acquerelli e tempere magre. Giovanni Secco Suardo (1894) riferisce inoltre come possa essere usato "sulle pitture a guazzo su muro per proteggerle dall'umidità della colla per l'intelaggio", quale operazione preliminare al distacco o al consolidamento dei dipinti.