o bianco di calce. Soluzione ottenuta agitando la calce spenta con acqua in eccesso, ovvero aggiungendo acqua al grassello. Tale liquido, bianchissimo, più o meno denso, trova impiego come base per diversi metodi di pittura a secco: mescolato con albume e colla di caseina veniva anticamente utilizzato per dipingere a tempera su intonaci preparati a calce. Dal latte di calce, per filtraggio, si ottiene l'acqua di calce (vedi). Così il Dizionario tecnico (II, 1887): "Latte di calce. E' lo stesso che bianco di calce. Si compone generalmente con acqua dolce e pasta di calce a volumi uguali per gli strati o mani così dette di fondo. Per le mani comuni si compone di 4 parti di acqua e 3 di calce. Talora vi si unisce colla, od altro legativo, specialmente per servirsene sui vecchi muri. Ove abbonda il carbonato di calce (marmo bianco) se ne cuociono le scaglie od altri frantumi inutili, e si adopra in luogo della calce comune".