Polisaccaride di riserva dei vegetali (idrato di carbonio) ricavato da vari cereali come il riso, il frumento, l'avena, le patate, ecc. Allo stato puro si presenta sotto forma di polvere bianca, finissima, inodore e igroscopica. In acqua bollente rigonfia formando una massa gelatinosa colloidale, leggermente opalina. E' utilizzato, tra l'altro, per la fabbricazione di una colla leggera (colla d'amido) utile nelle imprimiture e in varie fasi del restauro, ad esempio nella rintelatura. Mescolato a gesso e colla può essere inoltre utilizzato per imitare una crettatura dato che, asciugando, tende a screpolarsi. Nell'ambito della fabbricazione delle malte trova impiego come sostanza additiva utilizzata per accelerarne l'indurimento. Attualmente vengono prodotti amidi solubili trattando l'amido con sostanze ossidanti che, in base al grado di ossidazione, danno soluzioni più o meno viscose con diverso potere adesivo. Dal greco ámylon, non macinato. |
note: Amido, voce in Cecilia Prosperi, Il restauro dei documenti di archivio. Dizionarietto dei termini, Roma, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, 1999.
De Vecchi Antonio, Fatta Giovanni, Glossario per rivestimenti ad intonaco, Palermo 1992. |