La Fondazione Studio Marangoni di Firenze, con la collaborazione di Sara Bortoletto, ospiterà dal 6 febbraio al 6 marzo 2015 la mostra personale della fotografa cinese, naturalizzata americana, Gao Yuan.
All'interno della mostra si propongono due serie di opere, per la prima volta esposte in Italia, dove le iconografie tipiche della tradizione pittorica fiorentina diventano il nuovo veicolo per rappresentare uno spaccato di vita della Cina contemporanea.
In “12 moons”, Gao Yuan crea una struttura compositiva tipica della Madonna con bambino; mentre in “A woman with…” sono rappresentate le nuove Veneri contemporanee.
Gao Yuan è un'artista cinese che vive e lavora tra New York City e Pechino. Nei suoi lavori si riscoprono elementi e simboli occidentali ed orientali per mostrare quanto l'identità culturale sia modellata dall'ambiente socio-politico. Tra i vari premi si ricordano nel 2012 ha ottenuto il primo premio del Kaunas Lithuania Biennal e nel 2008 il premio Terna. I suoi lavori sono stati spesso esposti in Europa, Asia e Stati Uniti. La sua carriera la vede coinvolta in una mostra al Culturel Calouste Gulbenkia di Lisbona (2009) in cui erano presenti anche lavori di Cindy Sherman, Diane Arbus and Ruth Bernhard.
Le opere di Gao Yuan non trovano miglior luogo per essere presentate se non a Firenze, città dove ancor oggi permane l'atmosfera degli sfarzi della corte di Lorenzo il Magnifico e da dove appunto Gao Yuan si è ispirata, ringraziamo per questo la Fondazione Studio Marangoni di Firenze e il Governo di Taiwan per aver permesso la realizzazione della mostra.
Sara, potresti spiegarci di che cosa ti sei occupata nello specifico nell'ambito dell'organizzazione di questa mostra?
Come "Curatrice", mi sono occupata di diversi aspetti ai fini della realizzazione della mostra. Innanzitutto, l'individuazione di una Location adatta che potesse dare a Gao Yuan la giusta visibilità anche in termini qualitativi - non essendo mai stata presentata in Italia, per lei è fondamentale inserirsi in un'area nuova con partner del proprio livello. In secondo luogo, mi sono occupata di fundraising, la ricerca degli sponsor e l'intreccio di relazioni con enti internazionali che, tra l'altro, hanno permesso a Gao Yuan di partecipare all'evento. Mi sono occupata dell'aspetto di "comunicazione": realizzando un testo critico e promuovendo l'evento tra i target media di riferimento nazionali ed internazionali - la notizia della mostra è stata inviata in 4 lingue differenti. Infine, ho seguito la parte allestitiva in collaborazione con Gao Yuan e lo staff dello spazio espositivo, cercando sempre di mediare tra bisogni dello spazio e i desideri dell'artista.