Carolina Ferrara e l’evento SELFI della Notte Bianca
Nell’ambito della Notte Bianca 2014, Carolina Ferrara ex allieva del Master in Management degli Eventi Artistici e Culturali 2007/08, ha partecipato al bando proponendo il suo progetto SELFI che aveva come soggetto le persone che vivono la città, che la abitano, che ne costituiscono l’anima.
Il progetto ha vinto il bando e Carolina ha potuto realizzare il suo evento. Questo ci ha permesso di porre a Carolina alcune domande relative all’idea portante del progetto, alla fase realizzativa e al post-evento.
Carolina, puoi raccontarci l’idea che ha ispirato l’evento SELFI?
Ho pensato innanzitutto a Firenze e a cosa rappresenta questa città agli occhi della gente.
Firenze viene universalmente associata al proprio patrimonio artistico: capolavori di bellezza immutata nel tempo lungo strade ricche di fascino e musei unici. Ma una città è anche (o soprattutto?) espressione di coloro che nel presente la abitano, rendendola viva e pulsante. Rinnovandola e arricchendola costantemente. Il progetto selFI si propone così di narrare il tessuto urbano fiorentino attraverso ritratti fotografici di persone che a Firenze abitano e lavorano: senza distinzione di età, provenienza o occupazione.
Come hai pensato di realizzare questo evento?
Ho deciso prima di tutto di chiedere a conoscenti e amici di inviarmi dei loro seflies, senza alcuna discriminazione ((c'è chi ha mandato la foto del proprio cane) perché in fondo un selfie non è altro che un modo di rappresentarsi, far vedere come si vorrebbe gli altri ci vedessero e ci sono momenti in cui, evidentemente, il proprio animale domestico o il proprio piede, sono la migliore espressione di come ci sentiamo in un dato momento.
Le foto raccolte sono state circa 400 e sono state appese creando una specie di rete di corda. Il visitatore poteva passare in mezzo alle foto e cercarsi o cercare i propri amici.
In mezzo a questo allestimento, è stata messa in scena una coreografia di Gabriella Secchi (Opus Ballet) sulle musiche di RAJSTAH&STROBOMAN (Androginia, Never see the time) durante la quale il pubblico è stato costantemente coinvolto.
Che riscontro hai avuto alla fine dell’evento?
Il pubblico ha gradito tantissimo l’evento SELFI e ha lasciato moltissimi messaggi di apprezzamento, inoltre mi è stato già chiesto di riproporlo nell’ambito della prossima Notte Bianca.
L’aspetto interessante di questo tipo di evento è che può essere riproposto in qualsiasi altra città mettendo sempre in risalto la peculiarità del territorio in cui va a collocarsi.