Presentazione in anteprima del libro “Sergente Romano” (Liberaria editore, 170 p, € 12), con l’autore Marco Cardetta. Presentato da Alessandro Raveggi
Il romanzo storico, che tratta in maniera originale e innovativa il tema del banditismo post-unitario, il cosiddetto “brigantaggio”, uscirà in libreria il 14 aprile 2016.
La presentazione fa parte di un tour di presentazioni in anteprima negli stessi giorni tra Milano, Firenze, Roma e Narni.
L’autore è anche in tour con lo spettacolo collegato al libro “Voci di sbandati – recital concerto per orecchi fini sulla controrivoluzione all’Unità d’Italia”, di e con Marco Cardetta, musiche dal vivo di Roberto Salahaddin Re David.
Dalla quarta di copertina:
1861: l’Italia (quasi) unita è il caos di una nascente nazione, un guazzabuglio di fazioni in contrasto, tra borbonici, mazziniani, liberali, clero e i Savoia che smantellano il passato regime, introducono tasse e coscrizione.
Sergente Romano è la storia vera e sgangherata di un manipolo di sbandati che il 28 luglio 1861 assaltò Gioia del Colle, in Puglia, quale primo atto di un’insurrezione popolare che avrebbe incendiato il Sud Italia negli anni a venire.
A capo di quel manipolo di grotteschi, lirici rivoltosi dalla parte sbagliata della storia, Pasquale Domenico Romano, ex sergente dell’esercito borbonico, che per casualità, amore e vendetta, finirà per essere ricordato come uno dei più importanti protagonisti del banditismo post-unitario: il più romantico, il più sconosciuto.
Tra numerosi documenti storici e una prosa scattante, asciutta, scorre crudo e selvaggio questo romanzo che vuol dare voce ai vinti, quei contadini incapaci di reggere un fucile in mano, che spesso finivano fuori legge quasi senza accorgersene.
Il ritratto di un’epoca di transizione che sembra non voler ancora finire.
BIO
Marco Cardetta (1983), laureato in filosofia a Siena, con lavori di ricerca su Bene, Stirner, Michelstaedter, Deleuze, Zolla e Panikkar.
Produce film con Murex production: l’ultimo, “Anapeson”, scritto con Francesco Dongiovanni, ha debuttato al 33° Torino film festival (2015).
Si esibisce in spettacoli di alternative comedy e con il recital-concerto “Voci di sbandati”.
Nel 2008 ha vinto il premio “Esor-dire” con il poema in prosa Prime giovani suites. Con Sergente Romano ha vinto come esordiente il premio Vittorio Bodini-La luna dei Borboni 2014.
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