Laureata in Scienze dei beni culturali presso l’Università di Perugia, Marta Onali da diciotto anni è project manager e registrar nel campo dell’organizzazione di mostre e nella gestione/valorizzazione dei musei e delle opere d’arte sul territorio.
Ha collaborato con importanti istituzioni italiane e straniere (sia pubbliche sia private) alla pianificazione di grandi esposizioni e iniziative ad esse collegate.
Fra questi istituti si ricordano le Gallerie degli Uffizi (riallestimenti delle sale, restauri, curatela di mostre e pubblicazioni), l’Università di Tokio, Palazzo Strozzi, l’Arma dei Carabinieri (Nucleo TPC) il MiC, i Comuni di Fermo, Gubbio e Urbino e la Regione Siciliana. Fra le mostre di cui si è occupata si segnalano quella sul giovane Raffaello per il Comune di Città di Castello, quelle organizzate a Matera - Capitale europea della cultura 2019, su Rinascimento visto da Sud e sull'artista Maria Lai; per Palazzo Trinci ha seguito la mostra sulla fortuna del modello della Madonna di Foligno di Raffaello e con le Gallerie Nazionali d’Arte Antica d Roma ha seguito le grandi esposizioni sul Seicento. Attualmente per il Comune di Città della Pieve si sta occupando della mostra su Perugino.
Collaboratrice della Diocesi di Foligno per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico artistico diocesano, si occupa dell’organizzazione delle attività scientifiche e didattiche del Museo Capitolare Diocesano di Foligno. Inoltre, come libera professionista si occupa di ricerca scientifica, editoria, promozione, restauri, fundraising, gestione e progettazione di attività educative e di inclusione sociale, organizzazione di giornate di studio e convegni, l’espletamento di gare per l’affidamento di servizi, la progettazione europea, l’ideazione di laboratori-percorsi didattici e di interventi per lo sviluppo partecipativo di comunità, fra cui Gli Uffizi a Casal di Principe, evento allestito in una villa confiscata a un boss della camorra, e quella allestita a Lampedusa sul Dialogo nel Mediterraneo in cooperazione con il Bardo di Tunisi.