o archipenzolo. Strumento di verifica della verticale di antichissima origine, anteriore alla stessa civiltà egizia, derivato dal filo a piombo ed essenzialmente impiegato in ambito edile. E' una squadra a forma di A, ad angolo retto in testa, che ha nel punto più alto un foro dal quale pende un filo a piombo. Serve a valutare l'inclinazione di un piano: qualora il filo a piombo vada a collocarsi in corrispondenza di un segno praticato a questo scopo sull'elemento trasversale il piano sarà orizzontale. Così Filippo Baldinucci (1681): "Archipenzolo. Quello strumento col quale i muratori, o altri artefici, aggiustano il piano o il piombo dei loro lavori". Più dettagliata la nota riportata da Giacinto Carena (1853), a sottolineare l'importanza rivestita ancora dallo strumento nei cantieri ottocenteschi: "Archipenzolo, strumento con cui riconoscere a un tempo istesso la direzione verticale e la direzione orizzontale. L'archipenzolo consiste in un piombino pendente dalla parte interna dell'angolo di una squadra a braccia uguali, fra le quali un terzo regolo rappresenta l'arco circolare descritto dal vertice dell'angolo. Un piano è orizzontale quando il filo dell'archipenzolo rizzatovi sopra segna il punto di mezzo dell'arco. Per determinare piani orizzontali di maggiore estensione adoprasi il livello a acqua, ovvero il livello a bolla d'aria". Vedi (anche in relazione a quanto annotato da Carena) livella ad acqua. |