Operazione che prevede la separazione forzosa di un dipinto murale dal suo supporto originario, attualmente abbandonata in quanto non solo irreversibile, ma totalmente snaturante la consistenza materiale del manufatto. L'operazione prevede che vengano fatte aderire delle tele alla superficie applicando uno strato di colla sia sul dipinto sia sulla tela. Si lascia far presa per un tempo opportuno, dopo di che si esegue lo 'strappo' iniziando la trazione da una delle estremità. A differenza dello stacco, la metodica prevede quindi di strappare unicamente la pellicola superficiale di colore. Le operazioni successive sono quelle già proprie dello stacco (vedi). Vedi anche secondo strappo.