o calce dolce. Calce derivata dalla cottura di calcari compatti dalla struttura microcristallina, in cui la percentuale di impurità non supera il 6%. Rispetto alle magre le calci grasse risultano più adatte per il confezionamento delle malte per intonaci (particolarmente nel caso in cui questi si identifichino come supporto pittorico): si spengono rapidamente, danno un maggior volume di grassello e fanno buona presa per la capacità di legarsi a un maggior quantitativo di inerti. La locuzione "calce grassa" è ugualmente documentata anche nel significato di calcina grassa, ovvero a indicare una malta di calce con bassa percentuale di sabbia: in questo senso il lemma è registrato nel vocabolario di Filippo Baldinucci (1681). |