Comunemente la locuzione - per lo più utilizzata al plurale: colori morti - indica un abbozzo monocromo, generalmente in bianco e nero. L'espressione può comunque essere utilizzata anche ad indicare uno strato di colore (ad esempio un abbozzo) che, nelle fasi del processo di realizzazione di un'opera d’arte, è destinato ad essere occultato alla vista (e quindi a morire) per la sovrapposizione di nuove stesure di colore. |