Galleria Lia Rumma
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Negli anni Sessanta, Lia e Marcello Rumma, giovani collezionisti di Salerno, si fanno promotori di mostre ed eventi che vedono protagonisti una nuova generazione di artisti. Marcello Rumma sponsorizza e organizza importanti rassegne negli antichi Arsenali di Amalfi in cui arte e critica si fondono, tra cui “Arte Povera più Azioni Povere” (1968), a cura di Germano Celant, la prima mostra pubblica di Arte Povera e il primo importante momento di internazionalizzazione dell’arte – considerata unanimemente dalla critica come una tra le mostre collettive più importanti tenutesi in Europa a partire dagli anni Sessanta.
La necessità di pubblicare scritti d’arte e di filosofia italiani e portare in Italia quelli stranieri spingono la coppia a fondare nel 1969 una casa editrice, la Rumma Editore, pensata come “braccio culturale dell'attività artistica”.